Immunonutrizione: in che modo aiuta il sistema immunitario

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Il buon funzionamento del nostro organismo dipende anche da ciò che mangiamo; un’alimentazione adeguata permette infatti alle cellule di svolgere correttamente il proprio lavoro, compreso quello che attiene al sistema immunitario, dove vari nutrienti concorrono a farlo operare in modo efficiente. Esiste una disciplina, l’immunonutrizione, che studia come la dieta influenzi le difese dell’organismo.

Cos’è l’immunonutrizione?

L’immunonutrizione si occupa di comprendere in che modo gli alimenti agiscono sul sistema immunitario, sia in senso positivo che negativo. Questo concetto non si limita solo allo studio delle interazioni tra dieta e difese dell’organismo, ma si applica anche in ambito clinico, dove viene utilizzato per migliorare lo stato di salute dei pazienti in particolari condizioni. Possiamo dire che l’immunonutrizione considera il cibo come una vera e propria fonte di benessere, capace di supportare non solo la salute generale, ma anche i processi di cura e guarigione.

Nutrirsi in modo corretto permette infatti di fornire all’organismo la quantità necessaria di nutrienti essenziali, in equilibrio tra loro, affinché il corpo funzioni al meglio. Le attività che ne dipendono sono molte, per esempio la riproduzione cellulare, la rigenerazione dei tessuti e la produzione di energia.

Rispetto al passato, le carenze di nutrienti sono meno frequenti nei paesi industrializzati, ma possono comunque rappresentare un problema in persone anziane, pazienti ospedalizzati o soggetti con difficoltà di assorbimento.

Nutrire il sistema immunitario: quali nutrienti sono fondamentali?

Il concetto di immunonutrizione ci permette di sottolineare come si possa nutrire il sistema immunitario. Ciò non significa che sia possibile “rafforzare” il sistema immunitario semplicemente assumendo grandi quantità di una determinata vitamina o sostanza, ma piuttosto che l’equilibrio nutrizionale è essenziale per il corretto funzionamento delle difese.

Esistono alimenti che, se non consumati a sufficienza, possono portare a una carenza di determinati nutrienti, altri, secondo l’immunonutrizione, possono favorire i processi infiammatori, mentre alcuni, al contrario, aiutano a ridurli. Tra i nutrienti attenzionati dagli studi in quest’ultimo ambito vi sono le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la vitamina A, la vitamina D, così come minerali come zinco e selenio.

L’immunonutrizione nella pratica clinica

Nel contesto ospedaliero, l’immunonutrizione viene applicata per quei pazienti che affrontano stress fisici particolarmente intensi, come interventi chirurgici o terapie oncologiche. In questi casi, la somministrazione di specifici nutrienti, anche attraverso vie diverse dall’alimentazione orale, viene impiegata per aiutare a:

  • ridurre il rischio di infezioni;
  • diminuire l’infiammazione causata dall’operazione o dalla terapia;
  • agevolare il processo di guarigione.

L’immunonutrizione viene quindi impiegata per supportare il recupero di pazienti fragili, che necessitano di un supporto specifico per le proprie difese.

Alimentazione e sistema immunitario

Il legame tra alimentazione e sistema immunitario è complesso e riguarda diversi fattori. Ad esempio, l’obesità, spesso associata alla sedentarietà, è collegata a un aumento dei processi infiammatori e può predisporre maggiormente alle malattie.

Un aspetto particolarmente importante riguarda poi il microbiota intestinale, ovvero l’insieme dei batteri e altri microrganismi che vivono nell’intestino e che influenzano direttamente la salute del sistema immunitario. Questo insieme, unico per ciascuna persona, funge da barriera protettiva, impedendo agli agenti patogeni di colonizzare l’organismo. Inoltre, una gran parte delle cellule immunitarie si trova proprio nell’intestino, rendendo l’equilibrio del microbiota essenziale per la difesa dell’organismo. Per mantenere un microbiota sano, è importante seguire una dieta varia e ricca di fibre, magari consumando anche alimenti probiotici.

Un’alimentazione non equilibrata può contribuire allo stress ossidativo, una condizione in cui l’organismo non dispone di sufficienti antiossidanti per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi. Se l’apporto di cibi ricchi di antiossidanti è insufficiente, il corpo può accumulare un eccesso di radicali liberi, aumentando il rischio di danni cellulari. Sebbene lo stress ossidativo possa dipendere da diversi fattori, una dieta adeguata gioca un ruolo fondamentale nel contrastarlo. Gli antiossidanti aiutano infatti a neutralizzare i radicali liberi, il cui accumulo è stato associato a diverse condizioni di salute, incluse malattie croniche importanti.

In generale, tra i nutrienti che non dovrebbero mai mancare per il sistema immunitario troviamo:

In condizioni normali, questi nutrienti vengono assunti principalmente attraverso l’alimentazione, ma, in alcune situazioni particolari, come periodi di forte stress o convalescenza, può essere necessario ricorrere a integratori per le difese immunitarie.

Bibliografia

Nutrition and Immunity – Harvard TH Chan School of public health
Immunonutrition – ScienceDirect
Munteanu C, Schwartz B. The relationship between nutrition and the immune system. Front Nutr. 2022 Dec 8;9:1082500
Buzquurz F, Bojesen RD, Grube C, Madsen MT, Gögenur I. Impact of oral preoperative and perioperative immunonutrition on postoperative infection and mortality in patients undergoing cancer surgery: systematic review and meta-analysis with trial sequential analysis. BJS Open. 2020 Oct;4(5)
Immunonutrizione – Nurse24

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