Quanto dura la tosse?

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La tosse è un riflesso fisiologico protettivo: la sua funzione è quella di impedire a microrganismi e microparticelle (sia di cibo che di polvere o smog) di arrivare nelle vie aeree inferiori. Nonostante sia spesso uno dei motivi che portano le persone dal medico, si tratta di un sintomo e non di una malattia e in quanto tale la tosse può avere una durata diversa in base alla patologia che la causa.

Qual è la durata della tosse?

La durata della tosse può essere molto variabile: si va da qualche giorno a diverse settimane o mesi. Può essere sintomo aspecifico di moltissime patologie, nella maggior parte dei casi benigne, a volte più gravi. La durata della tosse può dirci di più della sua causa, ma può essere anche tenuta in considerazione per capire quando è il caso di consultare un medico per degli accertamenti. In generale viene classificata come:

  • tosse acuta, quando dura meno di quattro settimane
  • tosse cronica, quando dura più di otto settimane
  • tosse subacuta, quando dura dalle quattro alle otto settimane

In generale la tosse è un sintomo che ha bisogno di un po’ di tempo per scomparire: nella maggior parte dei casi, infatti, la sua durata media arriva a tre settimane.

Tosse acuta

La tosse di solito si definisce acuta quando la sua durata non supera le quattro settimane. Va detto che possono verificarsi singoli episodi di tosse brevi e circoscritti nel tempo: è il caso ad esempio di un boccone di cibo che va di traverso.

Fra le altre cause di tosse acuta possiamo individuare:

  • infezione delle vie aeree superiori: è la causa in assoluto più comune di tosse; si calcola che nell’80% dei casi siano infezioni di origine virale e nel 20% di origine batterica. Di solito la tosse di questo tipo passa entro tre settimane, anche se un 20% dei casi di tosse acuta per il virus dell’influenza stagionale può durare fino a otto settimane (soprattutto se i pazienti sono anziani o presentano altre patologie polmonari).
  • gocciolamento retronasale: in caso di raffreddore, che può essere causato da più di duecento virus diversi, non è raro che dopo qualche giorno si presenti anche la tosse; questo perché le mucose delle vie aeree aumentano le loro secrezioni e il muco prodotto provoca la tosse.

In alcuni casi, la tosse acuta può essere dovuta a complicazioni, come una sovrainfezione batterica, o ad altre affezioni delle vie aeree: sarà comunque una visita medica a stabilirne l’origine.

A livello di diffusione, infine, la tosse acuta è molto frequente in età pediatrica, quando possono verificarsi episodi di tosse acuta ripetuti nel tempo, da non confondere con la tosse cronica.

Tosse cronica

Si parla di tosse cronica quando il sintomo persiste per più di otto settimane. In questi casi le cause possono essere:

  • bronchite cronica, dovuta soprattutto al fumo di sigaretta e all’esposizione alle polveri sottili o ad altre sostanze utilizzate in alcuni ambiti lavorativi;
  • tosse post infettiva: il sintomo permane anche dopo la risoluzione dell’infezione virale che l’ha causata;
  • asma;
  • BPCO: la tosse non è un sintomo solo delle fasi acute di queste patologie, ma spesso è cronica;
  • reflusso gastroesofageo: non si conosce ancora bene il meccanismo per cui la tosse è un sintomo aspecifico del reflusso gastroesofageo, ma si ipotizza che sia la risalita di succhi gastrici verso la laringe a scatenare la tosse, soprattutto da sdraiati;
  • farmaci ACE-inibitori, usati per il trattamento dell’ipertensione.

Se sono presenti allergie, invece, la tosse può essere acuta in alcuni periodi (ad esempio per l’allergia ai pollini) o cronica se gli allergeni sono presenti tutto l’anno (come nel caso di allergie alla polvere).

Benché nella maggior parte dei casi la tosse sia sintomo di patologie benigne e non abbia bisogno di cure specifiche, a volte può indicare condizioni più preoccupanti, perciò il consiglio di consultarsi con il medico è ancora più valido se la tosse dura da tempo e desta sospetti.

Esistono infine altre tipologie di tosse cronica:

  • tosse idiopatica: in questi casi risulta impossibile individuare la causa della tosse cronica e non ci sono riscontri negli esami a cui viene sottoposto il paziente
  • tosse psicogena o “nervosa”: è una condizione molto rara nell’adulto ma che colpisce il 5-8% dei bambini ed è legata, appunto, a cause psicosomatiche

Quanto dura la tosse da fumo?

Fumare è dannoso per la salute e aumenta il rischio di sviluppare tosse e bronchite, asma e tumori dell’apparato respiratorio. Inoltre, il fumo di sigaretta può compromettere il funzionamento del sistema immunitario. Tra gli effetti negativi c’è una tosse duratura caratteristica in chi fuma e che compare più insistente al mattino: le sostanze contenute nelle sigarette irritano infatti le vie aeree e limitano l’attività del meccanismo di difesa dell’organismo. La tosse da fumo, quindi, permane finché si è sollecitati dall’agente irritante, divenendo cronica: quando assume caratteristiche diverse è opportuno consultare il medico.

Si può ridurre la durata della tosse?

Che sia acuta o cronica, la tosse è un sintomo fastidioso e molto spesso la sua scomparsa non è immediata: come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi dura fino a tre settimane.

In generale non ha bisogno di cure specifiche, proprio perché non è una patologia ma un sintomo: andrà indagata e risolta la causa, piuttosto. Esistono però dei piccoli accorgimenti per alleviare il sintomo della tosse e recuperare il benessere:

  • evitare di esporsi a sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta;
    umidificare gli ambienti;
  • bere molta acqua o tisane per mantenere le mucose idratate; può essere utile aggiungere alle tisane un cucchiaino di miele;
  • fare suffumigi, soprattutto se la tosse è grassa. Respirare il vapore, infatti, magari con l’aggiunta di qualche cucchiaio di bicarbonato, aiuta a fluidificare il muco.

Può essere utile anche dare al proprio sistema immunitario un supporto, soprattutto nei momenti in cui i virus del raffreddore e dell’influenza sono più diffusi. Per fare questo è bene seguire una dieta varia ed equilibrata, mangiare molta frutta e verdura ed evitare cibi con un alto livello di zuccheri o di grassi saturi. Possono favorire il normale funzionamento del sistema immunitario anche integratori pensati per le difese o integratori per la tosse grassa, fra i cui ingredienti possiamo trovare la N-acetilcisteina.

Quando preoccuparsi per la tosse?

La tosse non va mai sottovalutata, soprattutto quando si presenta con altri sintomi, come:

  • sangue nell’espettorato;
  • febbre alta per più giorni consecutivi;
  • vomito;
  • perdita di peso immotivata;
  • difficoltà a respirare;

La tosse, in conclusione, è un sintomo che può protrarsi anche per diverse settimane senza indicare niente di grave. La sua durata, però, può essere un campanello di allarme: se si protrae da più di tre settimane o se si presentano altri sintomi, è necessario consultare il proprio medico, che individuerà la cura più adatta o farà fare degli accertamenti.

 

Bibliografia

Assotosse – Tosse: 10 cose da sapere
Medical News Today – How long does a cough last
Ebell MH, Lundgren J, Youngpairoj S. How long does a cough last? Comparing patients’ expectations with data from a systematic review of the literature. Ann Fam Med. 2013 Jan-Feb;11(1):5-13
NHS – Cough
Ospedale Bambino Gesù – Tosse
MSD Manuals – Tosse negli adulti

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In caso di tosse grassa