Hai notato che i bambini si ammalano più spesso rispetto agli adulti? Questo dipende dal fatto che il loro sistema immunitario non si sviluppa totalmente fino al raggiungimento dei 4-5 anni di età. Vediamo nel dettaglio come funziona il sistema immunitario dei bambini e le accortezze da attuare per aiutare le difese immunitarie del nostro piccolo.
Cos’è e a cosa serve il sistema immunitario?
Per sistema immunitario si intende l’insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l’organismo da agenti patogeni, come virus e batteri. Infatti, sono proprio le difese immunitarie che si occupano di proteggere il nostro corpo creando una barriera difensiva che ci permettere di vivere in salute, al riparo dalle minacce provenienti dall’esterno, ma anche dall’interno.
Queste minacce sono frequenti nella vita quotidiana e, quando il nostro sistema immunitario interviene rapidamente e impedisce il diffondersi dell’invasore, noi non avvertiamo nessun tipo di cambiamento. Al contrario, se questo non avviene, allora si scatenano una serie di sintomi (come per esempio la febbre) che indicano che il nostro corpo sta cercando di sconfiggere l’infezione. Quindi, quando le difese immunitarie si abbassano è più facile ammalarsi poiché l’organismo è più esposto alle malattie portate da agenti infettivi come batteri, virus, funghi e parassiti.
Adesso che abbiamo compreso l’importanza e il funzionamento del nostro sistema immunitario, cerchiamo di capire cosa cambia per quanto riguarda i bambini.
Come funziona il sistema immunitario dei bambini?
Molti genitori si chiedono se sia normale che il proprio figlio si ammali spesso. La risposta, nella maggior parte delle volte, è sì. Un bambino può ammalarsi anche tra le 6 e le 8 volte l’anno, con un ritmo di un episodio al mese. Infatti, non bisogna preoccuparsi per il numero di infezioni contratte dal bambino, proprio perché dipende dal suo sistema immunitario che non è ancora totalmente “maturo”. È normale che il bambino presenti ripetuti episodi di febbre, raffreddore e tosse; si tratta di virus che circolano frequentemente in ambiente scolastico e che sono destinati a risolversi nel giro di qualche giorno. Ma perché accade?
Andando per ordine, il bambino riceve i primi anticorpi dalla placenta, destinata a nutrire, proteggere e supportare la crescita del feto. La placenta, infatti, consente al feto non solo di respirare e nutrirsi, ma anche di proteggersi dalle infezioni. Dopo la sua nascita, il bebè riceve gli anticorpi mediante l’allattamento al seno, che gli garantisce una protezione dalle infezioni anche per un periodo di tempo che si protrae dopo l’interruzione dell’allattamento stesso. Questo perché il latte della mamma è ricco di anticorpi che difendono il bambino da numerose malattie infettive e contiene sostanze che aiutano lo sviluppo del sistema immunitario.
Ad ogni modo, il sistema immunitario del bambino non è ancora completamente maturo. La piena maturazione, infatti, non si raggiunge fino ai 4-5 anni, per questo motivo nei primi anni di vita si registrano molto spesso infezioni da cui il bambino riesce a guarire in tempi più lunghi rispetto all’adulto. Quindi, quando inizia a frequentare la comunità e cioè l’asilo nido o la scuola, le difese immunitarie del bambino devono ancora essere allenate e entreranno in contatto con virus e batteri mai conosciuti prima di allora. Per di più, la scuola ha alcune caratteristiche che facilitano la diffusione di virus, primo tra tutti lo svolgimento delle attività in spazi chiusi, che facilitano considerevolmente la proliferazione dei virus tra i numerosi bambini che li riempiono. C’è da considerare, poi, che per un bambino di quell’età è facile diffondere i germi un po’ ovunque: basta che si strofini il naso che cola o che si metta le mani in bocca dopo aver toccato superfici infette.
Oltre al sistema immunitario poco sviluppato, c’è da sapere che i bambini sono molto più sensibili al fumo rispetto agli adulti. Infatti, i figli dei fumatori vanno incontro a più episodi infettivi per via dell’azione dannosa che il fumo passivo esercita sulle ciglia che rivestono le vie respiratorie: questo sistema di difesa, quando ben funzionante, spinge verso l’esterno microbi e impurità. Altri fattori che facilitano le infezioni sono l’inquinamento atmosferico e quello domestico, vale a dire se le abitazioni presentano temperature troppo elevate, oppure umidità con conseguente sviluppo di muffa.
Quindi le numerose malattie che i bambini sviluppano durante i primi anni di vita sono un fatto assolutamente normale nel corso dello sviluppo, proprio perché, come abbiamo visto, il sistema immunitario del bambino è ancora immaturo e, per questo, fragile.
Cosa fare per supportare il sistema immunitario dei bambini
Nonostante sia normale che il bambino si ammali spesso, data la debolezza del suo sistema immunitario, ci sono comunque alcune accortezze che possiamo seguire per aiutare il sistema immunitario del bambino nel suo corretto funzionamento:
- È consigliato l’allattamento prolungato. Questo non danneggia né la mamma né tantomeno il bambino. Anzi, come abbiamo già spiegato, il latte materno apporta numerosi benefici alla salute al bambino. A tal proposito l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) suggerisce che l’allattamento avvenga esclusivamente dal seno per i primi sei mesi, quando possibile, e che questo continui anche successivamente, integrato con i cibi solidi;
- È importante che il bambino conduca uno stile di vita dinamico e, quando possibile, all’aria aperta. L’aria aperta, infatti, è il posto migliore per proteggere i bambini, principalmente per due ragioni: da una parte perché le goccioline infette si disperdono nell’aria e vengono rapidamente allontanate, dall’altra parte perchè c’è il sole che, oltre ad essere fonte di vitamina D, con i suoi raggi, riesce ad uccidere un gran numero di virus e altri germi;
- Non dimentichiamoci dell’alimentazione. Infatti, uno dei modi migliori per sostenere l’organismo del bambino e supportare il sistema immunitario è fargli seguire una dieta sana ed equilibrata, che integri tutti i nutrienti necessari, in particolar modo le vitamine e i minerali. La dieta va quindi arricchita con alimenti che contengono buone dosi di antiossidanti. Tra queste sostanze si consiglia il consumo di cibi ricchi di vitamina C, come: agrumi, mandarini, limoni, ananas e kiwi. Per i bambini si può proporre una spremuta d’arancia fatta in casa. Oltre a questa, anche il ferro e lo zinco risultano fondamentali per l’organismo e per il buon funzionamento delle difese immunitarie. Un altro elemento che può rivelarsi molto utile è il resveratrolo, un fenolo prodotto naturalmente da varie piante ma spesso presente anche negli integratori alimentari. Alcuni studi scientifici sembrerebbero attribuire al resveratrolo capacità antiossidanti;
- Infine, esiste un modo semplice e molto efficace per ridurre la quantità di germi e quindi di infezioni. Non si tratta di agire sul sistema immunitario ma di limitare il diffondersi di germi e consiste nel lavaggio delle mani. Spesso sottovalutato, risulta essere invece un’operazione di rilevante importanza: le mani sporche sono il veicolo principale di trasmissione dei germi.
Abbiamo compreso quindi che il sistema immunitario del bambino non è pienamente maturo nei primi anni di vita e ciò comporta il contrarre frequentemente infezioni. Si tratta del normale andamento della vita dell’organismo del nostro piccolo. Tuttavia, è possibile aiutare il sistema immunitario del bambino mediante l’assunzione di comportamenti come assunzione di uno stile di vita sano e dinamico, consumo di cibi ricchi di vitamine e minerali e quando necessario e consigliato dal pediatra anche con la somministrazione di integratori alimentari specifici per le difese immunitarie.
Bibliografia
Uppa – Il bambino si ammala troppo
Uppa – Non tutti i germi vengono per nuocere
Uppa – Interno istruzioni per l’uso
Uppa – Allattamento prolungato
SIP – Vaccinazioni non indeboliscono sistema immunitario
Ospedale Bambino Gesù – Sistema immunitario
PubMed – Antioxidant effects of resveratrol in the cardiovascular system