Possiamo dire che i vaccini sono tra le più grandi conquiste della medicina: ci permettono di prevenire malattie gravi che oggi ci appaiono come superate, ma che in passato hanno causato numerose vittime. Grazie ai vaccini, patologie come il morbillo, la poliomielite e la difterite sono state drasticamente ridotte o addirittura eradicate in molte parti del mondo. Tanta strada è stata fatta da quando il medico inglese Jenner, a fine Settecento, capì come contrastare il vaiolo con l’immunizzazione, ma come funzionano esattamente i vaccini? E vaccinarsi può indebolire il sistema immunitario?
Come funzionano i vaccini e il sistema immunitario
Il sistema immunitario è un insieme di cellule, organi e tessuti che collaborano per riconoscere e combattere gli agenti patogeni: è quindi la nostra principale difesa contro le infezioni. Per capire il suo funzionamento, bisogna conoscere innanzitutto la distinzione tra immunità innata e immunità adattiva:
- l’immunità innata, presente fin dalla nascita, rappresenta la prima linea di difesa generale contro i microrganismi e agisce in modo aspecifico. Ne fanno parte, per esempio, le barriere fisiche come pelle e mucose.
- l’immunità adattativa, invece, si sviluppa nel tempo; è detta anche specifica e ha la capacità di memorizzare come agiscono i microrganismi che hanno causato infezioni precedenti, garantendo una risposta più rapida e mirata in caso di contatto futuro con lo stesso agente patogeno.
I vaccini agiscono sfruttando proprio questa memoria, perché forniscono all’organismo una sorta di anteprima della malattia, così da permettergli di prepararsi a combatterla senza dover affrontare però un’effettiva infezione. Il loro principio di funzionamento si basa nello specifico sull’utilizzo di antigeni, sostanze derivate dai microrganismi che stimolano la produzione di anticorpi e attivano di conseguenza le cellule immunitarie, come i linfociti T e i linfociti B.
Esistono vari tipi di vaccini, che si distinguono per come sono costituiti:
- vaccini attenuati: contengono versioni indebolite del virus o del batterio, che mantengono la capacità di replicarsi, ma in una forma non in grado di causare la malattia in individui sani.
- vaccini inattivati: contengono virus o batteri uccisi tramite particolari trattamenti.
- vaccini con tossine inattivate: utilizzano solo frammenti del patogeno, come proteine o tossine rese non pericolose.
- vaccini a mRNA.
I vaccini rendono più debole il sistema immunitario?
No, i vaccini non indeboliscono il sistema immunitario, anzi, lo allenano a riconoscere e combattere specifici agenti patogeni senza dover affrontare le conseguenze di una malattia vera e propria.
L’idea che i vaccini possano mettere sotto stress il sistema immunitario è sbagliata e per adesso non trova riscontro scientifico. Anche pensare che vaccinarsi possa stimolare il manifestarsi di malattie autoimmuni è errato e non ci sono ricerche che lo testimoniano. Non sono certo i vaccini a svegliare le nostre difese immunitarie sopite: anzi, queste sono sempre attive e, anche quando non ce ne accorgiamo, nel quotidiano, si adoperano per tenere lontani i microrganismi nocivi che arrivano dall’ambiente circostante.
Va ricordato, poi, che sperare di ottenere l’immunità solo contraendo la malattia è una strategia pericolosa, poiché molte infezioni durano a lungo e possono avere serie conseguenze per l’organismo.
Vaccinarsi, inoltre, non va pensato come atto di protezione esclusivamente per noi stessi, ma anche per chi è più vulnerabile, come neonati, anziani e persone con difese immunitarie compromesse, che in alcuni casi non possono ricevere vaccinazioni.
Quanto dura l’immunità di un vaccino?
La durata dell’immunità indotta da un vaccino dipende dal tipo di vaccino. I vaccini a virus vivi attenuati sono quelli che garantiscono un’immunità pressoché a vita o comunque molto duratura e dei quali spesso basta una sola dose. Al contrario, i vaccini inattivati inducono una risposta immunitaria che tende a diminuire più rapidamente, tant’è che richiedono quasi sempre dei richiami, come nel caso del vaccino contro il tetano.
Perché con il vaccino antinfluenzale può venire la febbre?
La febbre è una delle reazioni più comuni dopo una qualsiasi vaccinazione e rappresenta un segnale che il sistema immunitario sta rispondendo alla presenza di un corpo estraneo. Dopo il vaccino antinfluenzale, per esempio, alcune persone possono manifestare una lieve febbre nelle ore successive alla somministrazione, spesso accompagnata da sintomi locali come gonfiore o rossore nel punto di iniezione.
Quello che è certo, invece, è che il vaccino non provoca l’influenza: se dopo la vaccinazione compaiono sintomi influenzali, è probabile che l’infezione fosse già in corso prima o durante la somministrazione. In questi casi, è importante riposare, rimanere idratati e gestire i sintomi.
Vaccinarsi con il raffreddore è possibile?
Se i sintomi sono lievi, come un raffreddore senza febbre, vaccinarsi è considerato sicuro. Il sistema immunitario è perfettamente in grado di rispondere al vaccino anche in presenza di un’infezione lieve. Diverso è il caso di una febbre alta o di una malattia causata da un’infezione più seria: in queste situazioni, è consigliabile rimandare la vaccinazione fino a completa guarigione. In ogni caso, è sempre importante seguire le indicazioni del proprio medico.
Prevenire le malattie
I vaccini sono una delle armi più efficaci per prevenire malattie pericolose e proteggere al tempo stesso la salute pubblica. Tuttavia, la vaccinazione non va pensata come unico strumento di prevenzione: insieme a questa, va seguito uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata e riducendo abitudini dannose, come la sedentarietà. Anche una corretta igiene personale aiuta a ridurre il rischio di infezioni, specialmente quelle che si trasmettono toccando superfici infette.
Durante il cambio di stagione o nei periodi più critici, integrare la dieta con prodotti specifici per il sistema immunitario può essere un ulteriore supporto. Tuttavia, gli integratori non devono mai sostituire strumenti come le vaccinazioni, specialmente per quelle malattie gravi per le quali solo il vaccino può offrire una protezione adeguata.
Bibliografia
How do vaccines work? – WHO
Vaccini e sistema immunitario – Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Explaining How Vaccines Work – CDC
Vaccinazioni – Ministero della Salute
Panoramica sulla vaccinazione – MSD Manuals