La bronchite è un'infiammazione che coinvolge le grandi vie aeree dei polmoni, in particolare la mucosa che riveste i bronchi. Può presentarsi in forma acuta o cronica. La bronchite acuta è un disturbo piuttosto comune: si stima che ogni anno circa il 5% degli adulti ne abbia un episodio, mentre la cronica presenta una prevalenza nella popolazione tra il 3% e il 7%.
La bronchite acuta è il risultato di un’infiammazione acuta dei bronchi dovuta a varie cause, in genere causata da un virus, oppure allergeni, inquinamento o fumo. L’infiammazione degli alberi bronchiali porta a un ispessimento della mucosa, desquamazione delle cellule epiteliali ed esposizione della membrana basale.
Se l'infiammazione si ripete e perdura nel tempo è definita cronica. Viene generalmente distinta dalla forma acuta da una tosse persistente che dura per più di 3 mesi nell’arco di 2 anni. La bronchite cronica ha una forte associazione con il fumo di sigaretta e può evolvere a Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva (BPCO).
Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione acuta è causata da un’infezione virale che ha già colpito le prime vie aeree (come laringe e trachea) per poi estendersi ai bronchi. L’infezione può essere causata da virus comuni, come il raffreddore o l’influenza - motivo per cui la bronchite acuta si manifesta soprattutto durante la stagione fredda. In alcuni casi può instaurarsi una sovrainfezione batterica. Esistono fattori che possono favorire l’insorgere della bronchite, come ad esempio:
La bronchite cronica è una condizione persistente nel tempo e che è quindi generalmente più complessa dell'episodio acuto. È il risultato di una degenerazione graduale delle strutture bronchiali causata soprattutto dal fumo, dallo smog, dall’esposizione prolungata agli agenti inquinanti o dall'inalazione di sostanze tossiche.
Può anche essere causata da una ripetuta esposizione a infezioni virali come l’influenza di tipo A e B. Ma è anche più probabile che si verifichi in persone soggette a disturbi respiratori come asma, fibrosi cistica, bronchiectasie. Pur essendo diverse le cause note di bronchite cronica, il fumo di sigaretta sia attivo che passivo rappresenta il principale veicolo di insorgenza della malattia.
I sintomi della bronchite sono molto simili sia nel caso che sia acuta sia che sia cronica, anche se varia la durata e l’intensità. Possono quindi includere:
La bronchite va trattata in modo diverso e specifico a seconda che la manifestazione sia acuta o cronica, il primo consiglio da seguire è sicuramente la sospensione totale del fumo.
La bronchite acuta va riconosciuta mediante una diagnosi clinica ottenuta tramite anamnesi ed esami polmonari (per valutare la severità del disturbo possono essere d’aiuto altri esami strumentali come la saturazione dell’ossigeno e la valutazione della frequenza respiratoria). Quando si presentano sintomi compatibili è pertanto consigliato rivolgersi al medico. In genere, nel caso di un’infezione virale comune, che può causare la bronchite acuta, può essere sufficiente il trattamento sintomatico del disturbo con un periodo di riposo, una buona idratazione, l'uso di antinfiammatori, antipiretici e mucolitici. Nel caso di una sovrainfezione batterica il medico valuterà la terapia antibiotica più adatta.
Il trattamento di una bronchite cronica, si pone l’obiettivo di alleviare i sintomi, prevenire complicazioni e rallentare la progressione del disturbo. Nello specifico è importante ridurre la sovrapproduzione di muco, controllare l’infiammazione e la tosse – tramite terapie farmacologiche e non solo. Il trattamento è in genere più articolato e di lunga durata e può includere farmaci inalatori utilizzati per ottenere una broncodilatazione. Nei casi più gravi può essere necessario l’utilizzo di ossigenoterapia e una specifica terapia di riabilitazione polmonare
Strategia e abitudini di vita sana possono aiutare a prevenire l’insorgere di bronchiti – sia acute che croniche. In primis la sospensione del fumo, perché il fumo irrita le mucose e facilita il processo infiammatorio. Occorre poi prestare attenzione ed evitare quanto possibile l’esposizione agli altri fattori di rischio come l’inquinamento e sostanze tossiche. Mantenere il giusto grado di umidità negli ambienti di lavoro e domestici. Come sempre è poi importante mantenere uno stile di vita sano, una dieta bilanciata, una buona idratazione e un’attenzione costante all’igiene personale.