Stagione influenzale 2016, senza picco ma con casi anche ad aprile e maggio

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Stagione influenzale 2016, senza picco ma con casi anche ad aprile e maggio

La stagione di influenza a cavallo tra il 2015 e il 2016 non è stata caratterizzata da un picco violento: il maggior numero di casi è stato registrato tra gennaio e febbraio, con punte decisamente al di sotto dei dati relativi all’anno prima, ma poi l’incidenza è rimasta più a lungo su livelli superiori alla media.

Dal mese di ottobre 2015 fino ad aprile 2016 l’influenza ha colpito circa cinque milioni di italiani e anche se la curva delle sindrome è quasi giunta al suo capolinea anche a maggio qualcuno sarà costretto a passare qualche giorno a letto.

Con l’arrivo della primavera la gente si sente più sicura e abbassa un po’ la guardia, smettendo di compiere alcuni atti di prevenzione contro l’influenza che invece sono comuni durante i mesi più freddi: ad esempio si frequentano più spesso i luoghi affollati e i contatti fisici con le altre persone aumentano; se pensiamo al fatto che una persona con l’influenza può contagiarne un’altra anche a distanza di due metri capiamo quanti rischi possono causare determinati comportamenti. In più il tempo non aiuta molto, con un mese di maggio che si prospetta decisamente dinamico, con temperature anche sotto la media.

 

Caratteristiche e sintomi dell’influenza

Le caratteristiche dell’influenza sono ormai note a tutti: dopo un periodo di incubazione che può durare da uno a quattro giorni iniziano a manifestarsi i sintomi: febbre, brividi, tosse, mal di gola, naso chiuso o che cola, mal di testa, dolori muscolari e mal di ossa, riduzione dell’appetito e stanchezza. Normalmente i sintomi si manifestano per un massimo di 7 giorni (anche 10 per i bambini), anche se la sensazione di stanchezza può protrarsi fino ad un paio di settimane in più. In alcuni casi si presentano anche diarrea e vomito. Bisogna considerare che l’influenza è abbastanza imprevedibile e quindi la sua gravità può variare parecchio: ci sono alcuni soggetti (bambini piccoli, anziani, donne incinte, persone che presentano determinati disturbi) che corrono il rischio di andare incontro ad alcune complicazioni.

 

I rimedi per combattere l’influenza

Quando si ha un virus influenzare che si deve fare? Nella maggior parte dei casi si tratta di episodi lievi, che non necessitano cure particolari: la cosa migliore da fare è restarsene in casa (almeno fino a 24 ore dopo che è scomparsa la febbre), riposare ed evitare il contatto con le altre persone; in presenza di altri magari si può indossare una mascherina, coprirsi la bocca quando si starnutisce e lavarsi spesso le mani. Nei casi un po’ più gravi invece bisogna assolutamente sentire il proprio medico, che andrebbe consultato prima di prendere qualsiasi farmaco. A proposito di farmaci possiamo dire che i medicinali da banco aiutano ad alleviare i sintomi della malattia, ma questo non rende il paziente meno contagioso; il medico può prescrivere degli antivirali.

Ma l’influenza può essere superata anche senza ricorrere ai farmaci: basta seguire alcuni semplici consigli e rimedi per superare il periodo senza troppe difficoltà. Innanzi tutto bisogna riposarsi molto, assumere molti liquidi e stare al caldo per calmare i brividi. È molto importante anche l’alimentazione, che deve essere caratterizzata dalla presenza di cibi leggeri e facilmente digeribili e tanta frutta.

Il mal di ossa che spesso compare quando ci si influenza è originato da una causa infiammatoria, esattamente come la rinite o il mal di gola: oltre al riposo per superare questi problemi si possono fare dei suffumigi con dell’acqua calda (magari con bicarbonato) e assumere miele, propoli e vitamina C. Un importante alleato, valido anche per alleviare i dolori muscolari, è lo zenzero. Ricordiamo inoltre che oggi sono disponibili integratori per il mantenimento delle risposte immunitarie, che ci aiutano a prevenire i malanni stagionali, compresa l’influenza.

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